Francesco Pungitore
Francesco Pungitore

Filosofia, antroposofia, alimentazione

A Soverato il secondo aperitivo culturale di Naturium

SOVERATO – Filosofia, Antroposofia, Alimentazione. Questi temi di riferimento hanno occupato il fuoco centrale del secondo aperitivo culturale di "Naturium", promosso e organizzato da Giovanni Sgrò al Miramare di Soverato. Di fronte a un pubblico attento e straordinariamente numeroso, hanno relazionato Francesco Pungitore, giornalista professionista e dottore in Filosofia, e l'antroposofo Fabio Apicella. Il primo ha introdotto l'iniziativa partendo da una proverbiale frase di Feuerbach: "L'uomo è ciò che mangia", tradotto dal gioco di parole tedesco "Der Mensch ist was er isst". Ma in che senso è da intendersi questa affermazione? Pungitore, autore del recente saggio "De Anima, meditazioni contro il materialismo", ha risposto a questa domanda riportando il discorso dal materialismo dialettico e antropologico di Feuerbach al terreno più spirituale della filosofia presocratica. Un collegamento sfociato nella riscoperta degli Orfici e dei Pitagorici, le cui tracce più importanti ci riportano proprio nella nostra Calabria di 2.500 anni fa. "Sia per la corrente religiosa orfica che per le comunità pitagoriche – ha spiegato Francesco Pungitore – era fondamentale la scelta vegetariana. Una preferenza alimentare motivata con la necessità di integrare, anche con il cibo giusto, un complesso percorso di purificazione dell'anima (fatto di rituali, meditazioni, digiuni, preghiere, studi filosofici, pratiche misteriche) destinato a liberare la scintilla divina che alberga in ogni uomo". Non sono mancati gli accenni a Empedocle e Platone, all'epistemologia antica e a quella moderna. La serata è continuata con l'approfondito e molto apprezzato intervento di Fabio Apicella che ha tenuto una vera e propria lezione, intensa e coinvolgente, durata ben tre ore, sul "Cibo della vita". L'antroposofo soveratese ha, innanzitutto, aperto la visione dei presenti sulla scienza dello Spirito secondo Rudolf Steiner per poi arrivare, in un secondo momento, alla definizione particolareggiata dei concetti di "salute" e "malattia" e ad una analisi più dettagliata del nostro metabolismo come processo alchemico, con tanto di schemi argomentati dei vari "corpi": fisico, eterico, astrale, ecc. Una lunga, avvincente e interessante premessa che è servita per chiarire meglio le conclusioni dell'incontro, dedicate alla migliore opzione alimentare da ricercare, sia individualmente che in famiglia, per vivere in armonia con se stessi, con gli altri e, soprattutto, con la propria parte animico-spirituale più elevata e luminosa, quella che sovrintende il cammino e il senso della nostra esistenza. (27.04.2014)

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