Francesco Pungitore
Francesco Pungitore

Influencer: profilo di una professione

di Francesco Pungitore

 

Chi è o cos'è un influencer? Sono domande poste sempre più frequentemente. La Treccani definisce influencer un “personaggio popolare in Rete, che ha la capacità di influenzare i comportamenti e le scelte di un determinato gruppo di utenti e, in particolare, di potenziali consumatori, e viene utilizzato nell’àmbito delle strategie di comunicazione e di marketing”. La popolarità, dunque, è un primo elemento base. E, come abbiamo già capito, gli influencer lavorano sul web, generalmente su blog o piattaforme social come Facebook, Instagram o YouTube. Concetti preliminari che, però, il sito glossariomarketing.it approfondisce ulteriormente così: Gli influencer sono “individui con un più o meno ampio seguito di pubblico che hanno la capacità di influenzare i comportamenti di acquisto dei consumatori in ragione del loro carisma e della loro autorevolezza rispetto a determinate tematiche o aree di interesse”. Ecco due nuove parole chiave, particolarmente importanti, per giungere a una definizione più precisa: per essere un influencer servono il carisma e l'autorevolezza. E come si arriva a tanto? Attraverso la solida conoscenza del tema per il quale ci si propone.

 

Non bastano i followers: ciò che conta è la credibilità

Per centrare ancora meglio il campo di questa attività, emerge un dato sostanziale: non basta avere tanti followers, non è sufficiente la notorietà per essere un influencer. Conta di più essere credibili. Nessuno può essere influente senza credibilità. Neanche su internet. E la credibilità è un percorso che si costruisce nel tempo. Un vero influencer, peraltro, interagisce quotidianamente con la propria community, instaura un rapporto diretto e colloquiale con il proprio pubblico. In altre parole: crea una relazione di fiducia.

 

L'influencer è, quindi, una persona che gode di una ottima reputazione presso un determinato segmento di pubblico, è preparato sui temi di cui discute e coltiva relazioni costanti attraverso un uso mirato, consapevole e professionalmente strutturato del web e dei social media in modo particolare.

 

Post come fonte di guadagno: il confine tra informazione e pubblicità

Tutta questa attività genera (può generare) un guadagno. Capita sempre più spesso, infatti, che le aziende si rivolgano proprio agli influencer per promuovere i propri prodotti attraverso la pubblicazione di post “brandizzati” che prevedono un riconoscimento economico. Oltre al pagamento in denaro, è diffusissima la pratica degli “omaggi” che gli influencer ricevono quotidianamente. E' la cosiddetta “prova prodotto”, finalizzata a stimolare la pubblicazione di una eventuale recensione. Appare evidente la precarietà del confine che, soprattutto in questo caso specifico, separa informazione e pubblicità. In linea di principio, quantomeno per ragioni etiche, aziende e influencer dovrebbero sempre esplicitare la presenza di un rapporto di tipo economico tra le parti. Ma questo, molte volte, non accade. Pur in assenza di una normativa dedicata alla fattispecie in esame, nel nostro Paese, valgono sempre le leggi che regolamentano la comunicazione promozionale e pubblicitaria: il Codice di autodisciplina pubblicitaria; il Codice del consumo;  il Decreto legislativo 2 agosto 2007, n. 145 (art. 5 – 1. La pubblicità deve essere chiaramente riconoscibile come tale). Negli Stati Uniti il dibattito si è sviluppato già da molto tempo, spingendo la Fair Trade Commission a pubblicare, nel 2013, le linee guida per il corretto utilizzo dei disclamer nelle attività di comunicazione che coinvolgono brand e blogger. E' probabile ed anzi auspicabile che una situazione analoga maturi presto anche in Italia.

 

Influencer famosi: Chiara Ferragni tra le prime dieci nel mondo

Ma, intanto, chi sono gli influencer più famosi nel mondo e quanto guadagnano? “HopperHQ”, un servizio online a pagamento che permette di programmare la pubblicazione dei post su Instagram, ha stilato la classifica degli influencer più pagati al mondo. Al primo posto c’è Huda Kattan, beauty blogger di origine irachena con 21 milioni di followers: guadagna 18mila dollari per ogni post pubblicato. Seguono: Cameron Dallas, Jen Selter, Zoe Sugg, Nash Grier, l'italiana Chiara Ferragni (10 milioni di followers e 12mila dollari per ogni post sponsorizzato), Julie Sarinana, Aimee Song, Danielle Bernstein e Liz Eswein (1,3 milioni di followers e 6mila dollari a post). Il resto? Una miriade di stelle nascenti, tutte da tenere d'occhio. 

Libri consigliati:

Daniele Chieffi (a cura di): "Comunicare digitale: manuale di teorie, tecniche e pratiche della comunicazione" - CDG

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